La percentuale di proteina grezza che compare tra i componenti analitici sull’etichetta è solo un valore approssimativo della quantità di proteine in un alimento.
Questo valore è ottenuto in laboratorio e deriva da formule matematiche, che inevitabilmente impediscono di ottenere una percentuale esatta.
È importante chiarire che la proteina grezza, di per sé, non ci informa sulla qualità e l’efficacia nutrizionale degli ingredienti a base proteica utilizzati nella ricetta. Quindi chiederci: quante proteine deve avere il cibo del mio cane o del mio gatto? o qual è la composizione proteica ideale per il mio animale domestico? non sarebbe sufficiente per offrire la migliore dieta.
Ci sono altri concetti più importanti della percentuale, per quanto riguarda la qualità e l’utilizzo delle proteine (e di altri nutrienti). A Dingatura prepariamo le nostre ricette tenendo presente la digeribilità, il valore biologico e la biodisponibilità dei nostri ingredienti così da poter ottenere alimenti completi, equilibrati e che siano in grado di conservare i nostri amici in buona salute per lungo tempo.
Acquisire un cibo con un’alta percentuale di proteine grezze non è sinonimo di qualità superiore. Ci sono infatti alimenti con un’alta percentuale di proteine grezze (rispecchiate nei componenti analitici dell’etichetta) che non danno tanto nutrimento quanto un prodotto con valori inferiori (poiché sono altri i fattori decisivi per i tuo cane e gatto) , quindi non è la quantità di proteine da tenere a mente, ma quali proteine e quali amminoacidi.
Data la loro importanza nell’alimentazione dei nostri animali domestici, cercheremo di riassumere, in tre diversi capitoli, i fattori chiave in modo che possiate farvi un’idea di ciascuno di essi: