3 Aprile 2023

Probiotici e prebiotici per cani e gatti

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Per migliaia di anni l’uomo ha tratto beneficio dai microrganismi per fermentare il cibo e quindi migliorarne la conservazione.

A poco a poco si scoprì che questi batteri non erano utili solo per la conservazione degli alimenti ma anche per l’uomo stesso. Il consumo di cibi fermentati, come il kefir, il kimchi e lo yogurt, ha mostrato chiari benefici per la salute, come riassunto nell’articolo pubblicato da María L. Marco et al. Queste osservazioni sono state quelle che hanno avviato lo studio approfondito dei microrganismi presenti in questo tipo di prodotto. E così iniziò la storia dei già noti probiotici.

La World Gastroenterology Organization definisce i probiotici come microrganismi vivi che, se somministrati in quantità sufficienti, apportano un beneficio per la salute dell’ospite. Questi effetti benefici sono già stati dimostrati per numerose patologie, motivo per cui se ne consiglia l’uso insieme al consumo di prebiotici.

I prebiotici sono ingredienti indigesti, principalmente carboidrati, che stimolano la crescita selettiva di alcuni batteri benefici. I più noti, come spiegato in un documento dell’Università di Murcia, sono i FOS, MOS, SOS e GOS. Fonti naturali di questi prebiotici sarebbero il radicchio, i carciofi, l’ aglio, la cipolla, il tarassaco, i legumi e i cereali. Pertanto, il consumo di questi ingredienti contribuirebbe alla crescita del microbiota o flora intestinale e quindi, alla salute in generale.

Attualmente stanno guadagnando forza altri tipi di integratori, che hanno anche effetti terapeutici. Questi sono simbiotici (contenenti sia probiotici sia prebiotici); e postbiotici (sostanze simili a quelle prodotte dal microbiota stesso che ne imiterebbero gli effetti benefici sull’organismo).

Per darvi un’idea delle potenzialità di prebiotici e probiotici, elenchiamo le malattie in cui, con il loro consumo, è stato apprezzato un miglioramento:

  • Dermatite atopica
  • Diarrea (acuta, da antibiotici e da rotavirus)
  • Stitichezza
  • Proliferazione di Helicobacter spp.
  • Diverticolite intestinale
  • Infezioni genito-urinarie e respiratorie
  • Disturbi neuropsichiatrici
  • Problemi orali
  • Obesità e sindrome metabolica
  • Cancro

Da Dingonatura consigliamo sempre di offrire GIORNALMENTE alimenti che contengano questo tipo di ingredienti per prenderci cura della flora intestinale dei nostri cani e gatti , essendo di particolare importanza nei casi di:

  • Diarrea e feci pastose.
  • Trattamenti con antibiotici e vaccini (uso a fine trattamento).
  • Situazioni di stress.

Per aiutarti a scegliere il miglior probiotico , spieghiamo i criteri di selezione più importanti :

  • I probiotici devono essere resistenti all’azione dei succhi gastrici e biliari (poiché devono essere biodisponibili per l’intestino).
  • Questi microrganismi nell’intestino devono avere la capacità di stimolare il sistema immunitario, senza generare infiammazione.
  • Scegli prodotti che contengano ceppi specifici per quella patologia e/o per la determinata specie animale (per esempio, nel gatto sembra che siano più importanti i ceppi di enterococchi; mentre nel cane sarebbero quelli di lattobacilli). Pertanto, l’acquisto di probiotici umani per il nostro animale domestico non è l’opzione migliore (soprattutto se abbiamo un gatto).
  • Devono includere un numero elevato di microrganismi e, se possibile, con più ceppi (poiché i prodotti multiceppo hanno mostrato una maggiore efficacia, in generale).
  • Scegli prodotti con comprovata sicurezza biologica, in modo che i loro ceppi non siano portatori di resistenza agli antibiotici né siano patogeni (in teoria).
  • Consulta un veterinario prima di offrire probiotici a cani o gatti immunodepressi (con cancro o immunodeficienze, ad esempio) per valutare i possibili rischi e benefici.

Se vuoi saperne di più sui vantaggi di avere un microbiota sano e sull’importanza che ha per la salute del tuo animale domestico, leggi il nostro articolo sulla flora intestinale.”””