3 Aprile 2023

La processionaria del pino

Secondo il detto “la curiosità ha ucciso il gatto”, ma non solo, può anche fare molti danni, o addirittura costare la vita al nostro cane, se non impediamo che per curiosità tocchi le processionarie, quei bruchi che si muovono in fila indiana nei boschi e nei parchi in primavera.

Cos’è una processionaria?

La processionaria, o Thaumetopoea pityocampa, è un insetto comune in Italia e in altre parti calde del mondo, come il Nord Africa. La sua pericolosità risiede negli innumerevoli peli altamente urticanti (tricomi) che ricoprono il suo corpo e nella forte tossina chiamata taumatopina, che rilascia quando si sente minacciata e che provoca disturbi cutanei locali più o meno gravi, come rossore e prurito agli occhi, alla pelle, finanche la necrosi della lingua o lo shock anafilattico.


Qual ​​è il suo ciclo di vita?

Tutto inizia a fine estate, quando la farfalla della processionaria depone le uova su un pino o un abete rosso. Da queste uova, durante i mesi invernali, si schiudono i bruchi, che sono raggruppati nei tipici sacchetti di seta bianca che fungono da protezione e che pendono dai pini nelle zone più soleggiate.

All’inizio della primavera i bruchi emergono dai sacchi e scendono in fila, cercando un terreno soffice dove mettersi. Nel terreno diventano crisalidi e, quando le condizioni sono favorevoli, le farfalle emergono e il ciclo ricomincia.

Dove si trova?

La processionaria del pino è presente non solo nei boschi ma anche nei parchi e nei giardini di molte città. Durante la stagione dobbiamo guardare i cartelli informativi e vedere se ci sono i sacchi tipici sugli alberi prima di entrare in parchi o aree sconosciute. In questo caso è consigliabile tenere il cane al guinzaglio.


Perché è così pericolosa?

I peli che ricoprono questo insetto sono leggeri e si staccano facilmente, quindi qualsiasi circostanza può farli volare via e le loro tossine possono raggiungere i nostri animali, provocando allergie ed eruzioni cutanee  forte.

Sappiamo che i cani sono animali naturalmente curiosi, quindi è normale che se qualcosa attira la loro attenzione, vadano a vedere di cosa si tratta.

Molti sono incuriositi dal gran numero di bruchi che si muovono in processione, si avvicinano, li annusano e mangiano peli urticanti o gli finiscono sulle zampe, fino a ingerirli nel tentativo di liberarsene leccandosi. Se raggiungono la bocca, la reazione patologica è molto più grave e immediata.

Quali sono i sintomi?

Possiamo sospettare che il cane sia stato in contatto con la processionaria se presenta:
  • Nervosismo: si gratta disperatamente la bocca sfregandosi contro il suolo.
  • Salivazione eccessiva.
  • Vomito.
  • Gonfiore della lingua e/o delle labbra che può causare soffocamento.
  • Convulsioni
Se sospetti che sia entrato in contatto con un bruco e appare uno di questi sintomi, è consigliabile lavare bene la bocca del cane con abbondante acqua e, senza perdere tempo, portarlo subito dal veterinario. La morte del nostro animale può avvenire entro le prime due ore dopo il contatto.


Qual ​​è il trattamento per l’irritazione causata dalla processionaria?

Il veterinario agirà in base alla gravità del caso. Se abbiamo agito in fretta, è possibile che basti una cura a base di corticosteroidi.

In caso di coinvolgimento respiratorio o shock anafilattico, dovrà rimanere ricoverato in ospedale in attesa dell’evolversi della situazione.

Se il nostro cane ha ingerito o succhiato il bruco, corre il rischio di perdere parte della lingua. Pertanto, è estremamente importante consultare un veterinario il più rapidamente possibile.

Ogni caso è diverso e richiede un trattamento appropriato per garantire un recupero ottimale.