Ci sono tre motivi principali per i quali potrebbe rendersi necessario modificare la dieta nel cane e nel gatto:
- Età
- Esigenze specifiche
- Provare un prodotto diverso dal solito
Per età, il più frequente è il passaggio da cucciolo ad adulto; o da adulto ad anziano.
Quando ci sono esigenze specifiche, possono essere ragioni patologiche (come il diabete), allergie alimentari o modifiche del fabbisogno energetico (per controllo del peso, gravidanza e allattamento o intenso esercizio fisico, per esempio).
Altre volte si tratta di un semplice cambio di alimentazione, perché vogliamo fargli provare qualcosa di nuovo o perché la dieta precedente non ci convince del tutto. In tal caso, è bene cambiare l’alimentazione del nostro animale domestico anche quando non c’è un bisogno “oggettivo”? In Dingonatura siamo dell’opinione che una dieta variata arricchisca la vita dei nostri cani e gatti sotto molti aspetti, a patto che gli alimenti scelti siano a base di ingredienti di qualità e che le ricette siano complete ed equilibrate.
Come effettuare correttamente il passaggio da un cibo a un altro?
Qualunque sia il motivo, dobbiamo mettere al primo posto il benessere del nostro animale domestico, proponendogli una ricetta che risponda ai nostri propositi ma che segua le raccomandazioni di un professionista.
La transizione dell’alimentazione dovrebbe essere graduale e dovrebbe durare dai 5 ai 7 giorni circa.
Una linea guida potrebbe essere:
- Giorni 1-2: 75% vecchia ricetta + 25% nuova ricetta.
- Giorni 3-4: 50% vecchia ricetta + 50% nuova ricetta.
- Giorni 5-6: 25% vecchia ricetta + 75% nuova ricetta.
- Giorno 7: ricetta nuova al 100%.
Dobbiamo fare molta attenzione al benessere del nostro animale domestico durante questi giorni. Normalmente, e nella stragrande maggioranza dei casi, la transizione alimentare si svolge senza alcun disagio. Tuttavia, a volte può succedere:
1. Rifiuto del cambiamento : se rifiuta la nuova dieta, non significa che sia una scelta sbagliata. Sono animali abitudinari e, quindi, possono essere reluttanti al cambiamento. In tal caso, è meglio effettuare il cambio di cibo più lentamente. I cani, ad esempio, considerano l’atto di mangiare come qualcosa di sociale e quindi possono mostrare più interesse se offriamo loro il nuovo cibo. I gatti, invece, possono mostrare un rifiuto più marcato della novità (la cosiddetta neofobia) quindi il nuovo alimento deve essere presentato in quantità molto ridotte e per un tempo più lungo. Abituarli alla varietà di sapori e consistenze fin dalla giovane età li aiuterà ad accettare meglio qualsiasi cambiamento nel cibo nella loro età adulta.
2. Alterazioni a livello digestivo (feci molli, flatulenza): dobbiamo avere un po’ di pazienza e attendere circa 10 giorni per vedere se si normalizza. Se le alterazioni sono evidenti (vomito e diarrea, ad esempio) e vanno oltre la temporanea presenza di gas o variazioni nella consistenza delle feci, dobbiamo interrompere la transizione alimentare e consultare il veterinario .
Se siamo convinti e ben informati che il cambiamento nel cibo sarà per il suo bene, è meglio perseverare. Un iniziale rifiuto non basta per arrendersi.
In ogni caso,non dobbiamo dimenticareche:
1. Il cibo che offriamo al nostro animale domestico deve essere sempre una fonte di salute.
2. I nostri cani e gatti non possono scegliere il cibo che mangiano, quindi è molto importante che siamo consapevoli della nostra responsabilità.
3. Se non scegliamo una ricetta di qualità, possiamo influenzare un deterioramento precoce della sua salute.
Questa infografica ti aiuterà, visivamente, a capire più facilmente come cambiare la dieta del tuo cane o gatto.