Gli integratori alimentari sono tra noi da molti anni. Documenti che risalgono a più di 3000 anni fa indicano che in Oriente erano già usati quotidianamente come parte dell’alimentazione e della pratica medica (quella che oggi chiamiamo fitoterapia).
L’Ayurveda in India e la medicina tradizionale cinese si basano sui potenti effetti degli ingredienti naturali per sviluppare preparati a scopo terapeutico, da tempo immemorabile. Infatti, in questi paesi, questo tipo di prodotti non erano considerati integratori in quanto tali, ma “medicinali” e “ingredienti funzionali” della loro cucina. In queste culture il cibo gioca un ruolo fondamentale nella cura della salute, sia per prevenire malattie sia per invertire squilibri che possono scatenare problemi futuri, e, nel corso degli anni, si sono individuati alcuni alimenti che, opportunamente preparati, sono potenti strumenti che possono aiutare in determinate patologie.
In Occidente, sebbene questo tipo di sostanze fosse presente nella dieta (già Ippocrate nel 400 a.C. associava il cibo alla medicina), con il passare del tempo, il suo ruolo è stato meno rilevante (rispetto alle culture orientali). Fu dagli anni ’40 che il concetto di “integrazione” prese forza, soprattutto a causa della malnutrizione della popolazione in tempo di guerra (come conseguenza dei razionamenti). È in quegli anni che si iniziano a svolgere studi e analisi sugli effetti della carenza di alcuni nutrienti (come proteine, vitamina C, calcio, ferro, ecc.). In quel periodo si cominciarono a studiare anche gli effetti positivi degli integratori (ad esempio con la somministrazione di vitamina C si notava un miglioramento nel processo di guraigione delle ferite da guerra) e i vantaggi che questa pratica poteva apportare alle cure già utilizzate contro varie malattie.
Gli integratori sono conosciuti commercialmente anche come nutraceutici (definizione che rendere più accattivanti queste sostanze ma che è priva di legittimità legale per cui si possono chiamare “complementi o integratori alimentari” in modo indifferente).
Indipendentemente da come li chiamiamo, questi prodotti contengono una o più sostanze naturali bioattive concentrate, solitamente presenti in determinati alimenti e che, assunte in dosi superiori a quelle presenti in tali alimenti, hanno un effetto favorevole sulla salute (un effetto maggiore di quello che potrebbe avere il cibo di partenza). Ad esempio, oggi giorno è abbastanza abiutale incorporare la curcuma nei nostri piatti. Questa pianta ha numerosi effetti benefici per l’organismo (antitumorale, antinfiammatorio, antiossidante…) ma presa da sola è meno efficace che insieme al pepe (il pepe utilizza meglio le sostanze bioattive della curcuma). Ecco perché, in India, il rizoma di curcuma viene mescolato al pepe, tra l’altro, per fare il curry; e gli integratori di qualità contenenti curcuma generalmente includono la piperina (il principale ingrediente attivo del pepe).
E perché siamo sempre più interessati agli integratori? Per due motivi:
- Le persone si preoccupano di più della loro salute. Ci interessa mangiare meglio, fare sport, avere routine salutari… sia per noi stessi sia per i nostri animali domestici. Siamo più informati e cerchiamo alternative in linea con uno stile di vita più sano e rispettoso.
- In determinate situazioni (come malattie croniche o gravidanza e allattamento o nei bambini piccoli o negli animali, più sensibili a determinate sostanze chimiche), i farmaci disponibili non sempre coprono i nostri bisogni (o perché i loro effetti non sono ottimali o perché non possiamo assumerli quando vogliamo o perché ci sono controindicazioni per l’uso a lungo termine). Pertanto, cerchiamo alternative che ci permettono di ottenere risultati migliori.
In Dingonatura crediamo che una buona dieta, che contempli tutti i nutrienti necessari per il nostro cane o gatto, sia sufficiente per coprire i loro bisogni e aiutarli a crescere sani e forti. E che, quindi, l’integrazione non è una pratica che dovrebbe essere prescritta di routine, ma crediamo che il potere terapeutico di molti ingredienti funzionali sia un fantastico alleato in determinate situazioni, come:
- Olio di salmone (ricco di omega 3) per problemi infiammatori o problemi di pelle e pelo.
- Curcuma e Boswellia per problemi articolari o accompagnati da dolore
- Ginseng e Ginko per situazioni di decadimento, mancanza di energia e funzioni cognitive (mentali) compromesse, comuni nei cani anziani.
- Tè verde e Griffonia in situazioni di pauraeansia
Dobbiamo tenere presente che gli integratori, pur offrendo un aiuto sempre più apprezzato, sono solo un supporto per il resto delle misure terapeutiche che intreaprendiamo, mai un sostituto. Diventa ogni giorno più evidente, infatti, che malattie e problemi di salute debbano essere affrontati in modo multimodale. Vale a dire che il trattamento ha diverse linee d’azione e che il problema viene affrontato da diverse angolazioni per ottenere risultati migliori. Un esempio tipico è quello dell’osteoartrite nei cani, dove si è visto che si ottengono migliori risultati contro il dolore, l’infiammazione e la degenerazione della cartilagine se i farmaci vengono combinati con integratori, come omega 3, insieme ad una dieta attenta e ad altre terapie, come agopuntura, laser, riabilitazione, ecc.). È inoltre consigliabile informarsi sull’efficacia e la sicurezza dei prodotti disponibili sul mercato, in modo da poter acquistare e offrire ai nostri cari prodotti di qualità e con garanzie. Se vuoi saperne di più sulle possibilità offerte dall’integrazione naturale per aiutare il tuo cane o gatto e migliorare significativamente la sua qualità di vita, ti invitiamo a scoprire la gamma di integratori naturaliDr. Dingo che Dingonatura, ha sviluppato insieme a Uriach (azienda farmaceutica leader nella salute naturale in tutta Europa) con l’obiettivo di aiutare i nostri animali domestici a vivere più a lungo, più felici in modo che possiamo goderne ancora di più.