“
L’avvento dei prodotti grain free (senza cereali) nel mondo del pet food ha segnato un prima e un dopo.
Il consumatore, preoccupato per la salute dei suoi animali e consapevole dei problemi di salute che si erano presentati in passato legati all’utilizzo di diete mal fatte, abbracciò questa nuova filosofia grain free e iniziò a richiedere alimenti preparati seguendo un approccio diverso da quello valido fino ad allora, quando l’abuso di carboidrati (provenienti dai cereali) a cui erano stati sottoposti i loro animali domestici, aveva portato in molti casi a problemi come l’obesità strong> e il diabete.
Infine, le allergie, sempre più presenti, hanno contribuito a dare l’allarme e ad aumentare la cattiva reputazione dei cereali, anche se il gruppo dei cereali era uno degli allergeni (sostanze che causano allergie) meno frequenti (il grano è sostanzialmente il cereale più associato ad allergie insieme a varie carni, pesce, latticini, uova e soia).
Per cercare di far luce sul dilemma se i cereali siano adatti o no ai nostri animali domestici, vi presentiamo una serie di dati:
- I cereali (riso, avena, frumento, mais, segale…)forniscono principalmente carboidrati e fibre ma anche proteine, grassi insaturi, vitamine come la E e alcune del gruppo B, minerali come calcio e ferro, antiossidanti…
- I carboidrati ci permettono di ottenere energia, essenziale affinché il corpo possa sviluppare tutte le sue funzioni.
L’energia si ottiene anche dai grassi e dalle proteine, infatti, il grasso è il nutriente che ci dà più energia.
- La fibra presente nei cereali contribuisce al corretto funzionamento dell’apparato digerente e alla salvaguardia della flora intestinale.
Questa flora o microbiota è una parte fondamentale del corpo, e viene alterata sia dallo stile di vita sia dalla dieta o dai farmaci, e tutto questo influisce enormemente sia su di noi sia sui nostri animali domestici.
- I cereali integralisono noti per propiziare la crescita di microrganismi benefici all’intestino e per contribuire a ridurre l’infiammazione intestinale.
Allo stesso modo, le alterazioni del microbiota vengono associate alla sensibilità al glutine, quindi tutto fa pensare che la flora possa avere un ruolo nella tolleranza ai cereali (per maggiori informazioni in merito, leggi lo studio pubblicato su Gastroenterologia strong> di Alberto Caminero e altri).
- Per fare le crocchette dei cibi secchi, è necessario l’amido (un carboidrato) .< /li>
L’amido è presente nei cereali, ma anche nei prodotti grain free per cani e gatti (sotto forma di patate, patate dolci, tapioca, piselli, pastinache…) ed è una fonte molto importante di energia, utile per non sovraccaricare le ricette di grassi.
- I cani hanno più geni associati alla digestione dell’amido rispetto ai loro antenati lupi, come si evince da approfondite ricerche condotte negli ultimi tempi, tra tutte quelle realizzate da Laura R. Botigué e collaboratori sull’evoluzione e l’addomesticamento del cane; quelle pubblicate sul The Royal Society da Morgane Ollivier et al, che tratta degli adattamenti genetici alla digestione dell’amido ; e la condotte da Taylor Reiten et al.
I geni individuati sono associati all’azione dell’amilasi prodotta nel pancreas, responsabile della digestione dell’amido nell’intestino tenue (nell’uomo l’amilasi si trova anche nella saliva ma non nel cane e si ritiene abbia a che fare con il fatto che difficilmente masticano il cibo).
- Oggi i cani hanno un livello di attività fisica e vivono in un ambiente molto diverso dai loro antenati (cani selvatici e lupi ).
Ciò significa che i loro fabbisogni energetici e proteici non sono gli stessi. Questi bisogni sono elevati in femmine gravide e in allattamento o cani da lavoro (come i cani da slitta), ma questo non si può dire dei cani in generale senza tener conto del rischio per la salute a lungo termine.
- Includere carboidrati nelle ricette consente di ottenere energia e fibre; e di saziare allo stesso tempo,evitando un consumo eccessivo di proteine e grassi (che nella maggior parte dei casi non verrebbero smaltiti data l’assenza di condizioni avverse nell’ambiente dei nostri animali domestici, come freddo o digiuno prolungato e mancanza di attività fisica intensa).
- La chiave sta nel non abusare dei carboidrati a scapito di altri nutrienti,sia nelle ricette a base di cereali sia nei prodotti grain free strong> (non è raro trovare alimenti con un eccesso di alcuni ingredienti e una carenza di altri che forniscono gli aminoacidi limitanti in quantità sufficiente, che a lungo andare possono portare a squilibri).< / li >
- Quando i carboidrati vengono digeriti, si ottiene il glucosio. Una volta che questo glucosio viene assorbito, appare nel sangue e poi va ai tessuti dove verrà utilizzato come energia. Ci sono ingredienti che alterano più di altri i livelli di glucosio nel sangue e questo effetto potrebbe essere indesiderato negli animali con diabete e sindrome metabolica.
Si dice pertanto che questi ingredienti hanno un alto indice glicemico (ad esempio: zucca, pastinaca, tapioca… alcuni dei quali sono comuni nei prodotti senza cereali). Altri generano un aumento medio alto del glucosio (come mais, riso bianco, patata, patata dolce) e altri medio basso (avena, grano saraceno, riso integrale e segale). Infine, ci sono ingredienti considerati a basso indice glicemico (come piselli, riso selvatico e sorgo).
Questa risposta glicemica è influenzata anche dalla lavorazione dell’ingrediente (ad esempio, il tipo di macinatura) e dalla cottura (bollitura contro cottura al forno).
- Il contenuto di fibre, proteine e grassi dell’alimento aiuta a controllare l’indice glicemico.
Da qui l’importanza di combinare gli ingredienti correttamente per bilanciare tutti i nutrienti.
Fatte tutte queste premesse, da Dingonatura vi diamo una serie di consigli per quanto riguarda l’utilizzo di ricette con cereali o grain free:
- Prediligi ingredienti i cui fornitori garantiscano una conservazione corretta (per evitare gli acari della polvere, associati ad allergie e micotossine, per esempio).
- Scegli ingredienti che siano stati elaborati con cura (ricorda che la macinazione di un chicco è determinante per il suo profilo nutrizionale, così come il processo di disidratazione della patata, per esempio).
- Offri cibi con un alto contenuto di carboidrati digeribilità span> per evitare fermentazioni indesiderate, formazione di gas e casi di malassorbimento (che causano diarrea o feci pastose e maleodoranti).
- Le materie prime della ricetta devono essere sempre derivate da carne e/o pesce. < /li>
- Se scegli ricette con cereali, fai in modo che contengano dei cereali integrali e che soddisfino i requisiti di cui sopra.
- Se invece scegli ricette senza cereali, assicurati che il tuo cane non sia diabetico o in sovrappeso . In tal caso, rivolgiti a uno specialista della nutrizione per valutare l’opzione migliore. Se così non fosse tieni presente i requisiti sugli ingredienti di cui sopra e sulla digeribilità.< /li>
- Se ritieni che il tuo cane abbia un’allergia o intolleranza a qualsiasi cereale, prendi in considerazione quanto segue:
- Portarlo dal veterinario per escludere altre cause di allergia (infatti sono pù frequenti i problemi per allergeni ambientali o reazioni ai morsi delle pulci ), e nel caso in cui si tratti di un ingrediente, determinare se si tratta di un’allergia o di un’intolleranza (essendo una condizione dipendente da più fattori, è un processo complesso e per questo è molto difficile trarre delle conclusioni).
- Analizzare i fattori che potrebbero aver influenzato negativamente la flora intestinale e dare pre e probiotici biodisponibili.
- Scegliere alimenti naturali che non utilizzano conservanti o coloranti forti e controllare la presenza di OGM (transgenici) e ammine biogeniche strong> (che può dare reazioni allergiche).
- Offrire alimenti altamente digeribili e ricchi di omega 3 biodisponibili strong>. em>
In Dingatura prepariamo le nostre ricette (con e senza cereali) tenendo conto dell’origine, della conservazione, della lavorazione e della cottura degli ingredienti. Non conserviamo il prodotto finale in silos né utilizziamo conservanti che possono sovraccaricare l’organismo. I nostri cereali (riso e mais, a seconda della gamma) sono stati accuratamente selezionati, privi di transgenici e cucinati in modo tale da presentarli in uno stato di pre-digestione per facilitarne la digestione e l’assimilazione, pertanto i problemi di allergie e intolleranze alimentari sono ridotti al massimo.
“